Delizioso gelato artigianale

Scegli la risposta corretta
Comincia
Quale è il luogo di nascita di Elena?
Prossima domanda
Risultato
Perché Elena ha scelto di diventare gelataia?
Prossima domanda
Risultato
Cosa ha imparato Elena lavorando in una gelateria a Londra?
Prossima domanda
Risultato
Chi è la persona di cui Elena si fida di più?
Prossima domanda
Risultato
Perché Elena e suo marito hanno scelto Chiavari per aprire la loro gelateria?
Prossima domanda
Risultato
Cosa ha spinto Elena a diventare più attenta all'ambiente?
Prossima domanda
Risultato
Cosa è meglio evitare quando si acquista un gelato?
Prossima domanda
Risultato
Quale consiglio viene dato riguardo al consumo del cappuccino?
Prossima domanda
Risultato
Guarda di nuovo il video
Ricomincia
Guarda di nuovo il video
Ricomincia
Ottimo lavoro!
Ricomincia
TRASCRIZIONE

Grace: "Buongiorno! Oggi vi porto a Chiavari, dove ho provato una tra le gelaterie sicuramente più buone d'Italia - secondo me - e sono anche riuscita a intervistare la gelataia che mi ha raccontato qualche segreto sul gelato. Se vi interessa l'argomento state con me e partiamo!"

Elena: "Ciao mi chiamo Elena, sono nata qua a Chiavari, in Liguria. Siamo sul mare, quindi - tipo - come tutti i bravi liguri, sono una dipendente dal mare. Faccio i gelati di lavoro, una di quelle cose che tutti i bambini forse hanno sempre desiderato. Magari qualcuno vuole fare il ballerino, ma io sono sempre stata un'amante dei gelati e ho deciso di studiare per per fare quello che mi piaceva da grande.
Prima di arrivare però ad avere qualcosa di mio ho fatto tante prove, ho fatto tanta gavetta, ho pelato un sacco di frutta. Ho viaggiato anche, e nei miei vari viaggi ho lavorato in tanti posti. Sono stata a Londra per 6 anni. Lavoravo in una gelateria molto molto bella in realtà, che mi ha dato il via a capire cosa mancava forse nella mia cultura del gelato. E ho scoperto la ricerca dell'ingrediente per fare un prodotto più buono perché all'estero, forse, soprattutto per un italiano che va all'estero a mangiare un gelato parte già col fatto che non sarà mai buono come casa, quindi la ricerca dell'ingrediente, dov'ero a lavorare, era fondamentale per fidelizzare un italiano a tornare a mangiarlo. Quindi ho dovuto capire cosa c'è dietro, la chimica, gli ingredienti, come come far sì che abbia una struttura piacevole al palato, che non sia troppo grasso, troppo pesante, che si possa digerire... Un sacco di domande e ho dovuto studiare per dare una risposta a queste domande perché nessuno sapeva rispondermi."

[Grace: "Non sei da sola, chi è Matteo?"]
Elena: "È il mio matto di fiducia, è mio marito in realtà negli ultimi anni. Ci siamo conosciuti a Londra sul lavoro. Io ero la chef in gelateria, lui lo era nel ristorante e ci siamo conosciuti facendo degli stock nei magazzini e facendogli gli inventari. Poi, sai, il destino - no? - quando dici tu non cerchi una persona e io avevo già fatto il biglietto e dato la lettera di licenziamento, il notice, per andare a vivere in Australia e lui mi ha seguita. Si sono allineati una riga di pianeti e siamo tornati a Chiavari."

[Grace: "Quali sono state le maggiori difficoltà aprendo o prima di aprire l'attività?"]
Elena: "Vabbè, trovare la location che avesse un buon compromesso tra prezzo, affitto fattibile per noi, diciamo, e passaggio di gente. E abbiamo avuto la fortuna poi di trovare in una zona nuova della città dove era tutto... Non c'era ancora niente, non c'era ancora nessuno quindi siamo riusciti a infilarci e a fare un attimino tutto su misura per noi."

[Grace: "Da dove proviene la vostra attenzione ecologica?"]
Elena: "Lavorando poi appunto nel settore da sempre ho sempre visto i sacchi di coppette di plastica vuote la notte che si buttano via. E ti dico, su una città grossa come Londra era imbarazzante vedere la quantità di spazzatura che ogni attività faceva, cioè, noi con le coppette, il ristorante e il bar accanto con i drink take-away. Quindi lì già mi era partita un po' di rifiuto, diciamo, e mi sono informata sui materiali alternativi: la carta e materiali compostabili. Quindi già da lì era partito tutto un mio processo anche molto più ecologista nella vita quotidiana, il riutilizzare le cose, ridare vita a tutto perché vivere forse nelle grandi città mi ha fatto vedere quanta spazzatura produciamo tutti i giorni. E da lì poi è nato anche il nome del locale, nel senso stare... lavorare con materiali vicini, quindi sprecare meno CO2 possibile, inquinare il meno possibile per il trasporto. Quello che la nostra terra ci dà: da lì è nato Pachamama. Mio marito è stato un sacco in Sudamerica e ce l'ha tatuato su un braccio, Pachamama."

[Grace: "Qual è il gelato che possiamo trovare da Pachamama?"]
Elena: "Mi piacciono le piante, mi piacciono i fiori, mi piacciono i profumi, mi piace giocare con le infusioni di fiori, con i tè, con le bucce degli agrumi, con le cose che forse di solito sono più da da cucina, nel senso... Anche oggi ho fatto il limone e salvia, che la salvia di solito in Italia si usa per fare burro e salvia, cioè un raviolo, un tortellino. È divertente, è la cosa creativa forse. Mi dà voglia ogni giorno di fare una roba nuova, non è ripetitivo. Poi ovvio c'è la parte, quello che si chiama il bilanciamento, nel senso, dare una cremosità, dare una consistenza, quella che anche a vederlo bene o male ti accorgi se l'hai fatto bene o è venuto male (il gelato ndr). Diffidare sempre dalle montagne di gelato! Sai, quando le vedi grosse, poi quelle coloratissime, quelle cose accese... In media hanno dei colori un po' più pastello, un po' più tenui. Ah, un altro trucco: se il gelato fa venire tanta sete non è tanto buono."

[Grace: "Che posti nei dintorni di Chiavari consiglieresti di vedere?"]
Non è magari "wow" come borgo, ma una passeggiata romantica, bellissima, con la scogliera e tutto... A me piace Zoagli, che ha... Che è piccolina, un buco, è proprio un buco, cioè c'ha la piazzetta, il ponte della ferrovia sopra, però hanno tutta la passeggiata sulla scogliera che è carinissima. Poi ci sono le zone fuori Genova che sono dimenticate da Dio ma sono molto belle. Genova in realtà poi ha anche tutta la riga dei forti che se qualcuno avesse tempo di farsi una camminata un giorno, i forti di Genova sono molto belli. Vabbè dalla parte di là il vecchio paese dei Puffi che è stato abbandonato ma volendo ci si arriva ancora, ed è anche su Google Maps. Il paese o il villaggio dei Puffi... Era un vecchio signore, un pazzo che aveva deciso di addobbare un pezzo di bosco con tutti i funghi tipo casa dei Puffi, poi è stato un po' abbandonato ma ci si arriva, è un sentiero e ci si arriva."

[Grace: "Niente cappuccino dopo pranzo, vero?"]
Elena: "Sì, cioè, diciamo che nella nostra cultura purtroppo è così. Io ho sdoganato questa cosa, cioè noi facciamo cappuccini anche la sera e quei pochi italiani che lo bevono - e lo fanno di nascosto - qua da me si sentono al sicuro. Perché non vi giudichiamo, perché io sono la prima che se lo beve anche il pomeriggio. Ssshhh, non lo diciamo a nessuno se no creiamo un affare di stato. Ecco, magari evitate di chiederlo insieme al piatto di pasta!"
TRADUZIONE

Grace: "Good morning! Today I'm taking you to Chiavari, where I tried one of the best gelaterias in Italy - in my opinion - and I also managed to interview the gelato maker who told me some secrets about gelato. If you're interested in the topic, stay with me and let's go!"

Elena: "Hi, my name is Elena, I was born here in Chiavari, in Liguria. We're on the sea, so - like all good Ligurians - I'm a sea lover. I make ice cream for a living, one of those things that maybe all kids have always dreamed of. Maybe someone wants to be a dancer, but I've always been a lover of ice cream and I decided to study to do what I loved when I grew up. Before getting something of my own, however, I did a lot of trials, I did a lot of hard work, I peeled a lot of fruit. I also traveled, and in my various travels I worked in many places. I was in London for 6 years. I worked in a very beautiful gelateria, which actually gave me the opportunity to understand what was missing perhaps in my gelato culture. And I discovered the search for the ingredient to make a better product because abroad, perhaps, especially for an Italian who goes abroad to eat ice cream, it's already a given that it will never be as good as at home, so the search for the ingredient, where I was working, was fundamental to make an Italian come back to eat it. So I had to understand what was behind it, the chemistry, the ingredients, how to make it have a pleasant texture, that it wasn't too fatty, too heavy, that it could be digested... A lot of questions, and I had to study to answer these questions because no one knew how to answer me."

[Grace: "You're not alone, who is Matteo?"] Elena: "He's my trusted madman, he's actually my husband in recent years. We met in London at work. I was the gelato chef, he was in the restaurant and we met doing stock-taking in the warehouses and doing inventories for him. Then, you know, fate - right? - when you say you're not looking for someone and I had already made the ticket and given the notice of termination to go live in Australia and he followed me. A line of planets aligned and we came back to Chiavari."

[Grace: "What were the biggest challenges in opening or before opening the business?"] Elena: "Well, finding a location that had a good compromise between price, feasible rent for us, and foot traffic. And then we were lucky enough to find a new area of the city where there was nothing... There was no one yet, so we managed to slip in and make a little something tailor-made for us."

[Grace: "Where does your environmental attention come from?"] Elena: "Working in the sector, I always saw the empty plastic cup bags that were thrown away at night. And I tell you, in a big city like London, it was embarrassing to see how much garbage every activity produced, I mean, we with the cups, the restaurant and the bar next door with the take-away drinks. So there I had already started to feel a bit of rejection, so to speak, and I informed myself about alternative materials: paper and compostable materials. So already from there my process started, also much more ecological in daily life, reusing things, giving new life to everything because living in big cities maybe made me see how much garbage we produce every day. And from there came the name of the place, in the sense of working with local materials, wasting as little CO2 as possible, polluting as little as possible during transportation. What our land gives us: that's where Pachamama comes from. My husband spent a lot of time in South America and tattooed it on his arm, Pachamama."

[Grace: "What kind of ice cream can we find at Pachamama?"] Elena: "I like plants, I like flowers, I like scents, I like playing with flower infusions, with teas, with citrus peels, with things that are perhaps more from the kitchen, in the sense... Today I made lemon and sage, which in Italy is usually used to make butter and sage, that is, a ravioli, a tortellino. It's fun, it's maybe the creative part. It makes me want to create something new every day, it's not repetitive. Then of course there's the balancing part, in the sense of giving creaminess, giving texture, which even by looking at it closely you can tell if it's done well or not (the ice cream, that is). Always be wary of mountains of ice cream! You know, when you see those big, colorful, flashy things... On average, they have more pastel, more subdued colors. Oh, another trick: if the ice cream makes you very thirsty, it's not that good."

[Grace: "What places around Chiavari would you recommend seeing?"] It may not be a "wow" village, but a romantic and beautiful walk, with the cliff and everything... I like Zoagli, which is small, a hole, it has a little square, the railway bridge above it, but they have the entire walkway on the cliff which is very pretty. Then there are areas outside Genoa that are forgotten by God but are very beautiful. Actually, Genoa also has the line of forts that if someone had time to take a walk one day, the forts of Genoa are very beautiful. Well, on the other side there's the old village of the Smurfs that has been abandoned but can still be reached, and it's also on Google Maps. The village of the Smurfs... There was an old man, a crazy man who had decided to decorate a piece of forest with all kinds of mushrooms like the Smurf house, then it was a bit abandoned but you can still reach it, it's a path and you can get there."

[Grace: "No cappuccino after lunch, right?"] Elena: "Yes, I mean, unfortunately, that's how it is in our culture. I've normalized this thing, we make cappuccinos even in the evening, and those few Italians who drink it - and do it secretly - feel safe with me. Because we don't judge you, because I'm the first one who drinks it in the afternoon too. Ssshhh, let's not tell anyone otherwise we'll make a big stink about it. So, maybe avoid asking for it with the pasta dish!"